PRESEPI NEL CHIOSTRONatale 2019: “Presepi nel Chiostro”Amateriali variegati e compositi come legno, pietre,stoffe e tessuti, gesso, argilla tutti intrecciati e collegatidalla creativitàà dei loro artigiani, veri maestri nell’artedi “fare il presepe”. Non c’èè da stupirsi se alcune rea-lizzazioni hanno richiesto ore, giorni, talvolta mesi peressere ultimate, basta osservarne i particolari ricer-cati, studiati e riprodotti con un’abilitàà quasi certosina.Molte sarebbero le nativitàà degne di essere menzio-nate in questa sede per l’impegno che hanno richiestonella loro realizzazione, per l’inventiva dei loro auto-ri, per l’originalitàà dell’ambientazione o del materialeutilizzato, molti i dipinti raffifiguranti la nativitàà, ma permotivi di spazio non possiamo dare loro il giusto risal-to, ci soffermiamo su due in particolare.In un immaginario borgo medievale (4mx4) c’èè unachiesetta, all’interno della quale èè riprodotta la cap-pellina del presepio dell’Eremo di Greccio costruitanella grotta dove, nella notte di Natale del 1223, ebbeluogo, grazie a San Francesco, la prima rievocazionedella nascita di Gesùù. Il presepe, concepito come unomaggio al Santo di Assisi, non poteva trovare unacollocazione piùù appropriata se pensiamo che gli spa-zi dove èè allestita la mostra anticamente erano parteIl Soccorso Perpetuo28 di Mariadi un convento francescano.Un cerchio inciso su un blocco di pietra biancaracchiude al suo interno l’immagine stilizzata della na-tivitàà sopra la quale campeggia una stella, si tratta diuna delle sculture presenti nella rassegna. E’ proprio lamancanza di particolari, questa essenzialitàà ricercataa colpire l’attenzione, quasi a farci riflflettere sul verosignifificato del presepe e del “fare il presepe”. Ci piacea tal proposito citare alcuni passi della Lettera apo-stolica Admirabile signum fifirmata da Papa Francesco aGreccio proprio lo scorso dicembre:“Rappresentarel’evento della nascita di Gesùù equivale ad annunciareil mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con sem-plicitàà e gioia”. .........il presepe “èè come un Vangelo vivo,che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura”.Ci auguriamo che la rassegna “Presepi nel Chio-stro” abbia permesso a quanti l’hanno visitata, di ri-scoprire i valori del Natale e con essi anche la tra-dizione del presepe perchéé, fare il presepe èè tornarealle radici della nostra fede, e far conoscere quest’artee il suo valore religioso èè parte dell’essere cristiani.Un doveroso ringraziamento va a tutti gli amici pre-sepisti che hanno esposto le loro realizzazioni e algruppo di volontari che, con il loro lavoro, impegnoe dedizione anche quest’anno, hanno reso possibile larassegna. jEnrica TonoliA Bussolengo, nel chiostro francescano dei PadriRedentoristi, èè tornata a rivivere, in occasione dellefestivitàà natalizie, la rassegna “Presepi nel Chiostro”.Nella suggestiva cornice conventuale del seicento,hanno trovato posto numerosi presepi realizzati in