GIOVANI & VOLONTARIATO un’altra volta. Tutti lo prende-vano in giro, scuotendo la testacontro quello che ritenevano unex atleta testardo e un po’ gras-sottello. Il suo fifisico, infatti, nonera piùù bello asciutto e fifiliformecome quello dei suoi avversari.Iniziarono le gare. Nello shorttrack i primi due di ogni gara siqualifificano per la fase successi-va, fifino a che ne rimangono solocinque, quelli che nella gara fifina-le si giocano le medaglie piùù am-bite e desiderate da ogni atleta,le medaglie Olimpiche. Stevendopo qualche manche era giààstato eliminato. Si stava toglien-do i pattini quando fu richiamato inpista per la squalififica di un avversa-rio. Era, miracolosamente, entratonei primi dieci atleti al mondo. Gliaddetti ai lavori, quelli che non sba-gliano mai una previsione, pensava-no che avesse avuto molta fortuna, eche la sua gara sarebbe fifinita presto.Ma la fortuna cominciòò seriamentea sorridergli. Nella gara successivacaddero tre atleti e Steven si quali-fificòò clamorosamente per la fifinale. Isoliti benpensanti lo prendevano ingiro, dicendo che avrebbe fatto unafifiguraccia perchéé gli altri concor-renti erano molto piùù forti di lui.Ma.......... la fortuna gli fece defifini-tivamente l’occhiolino. Durante lagara che valeva la vittoria piùù de-siderata da tutti in effetti il nostroaustraliano era ultimo, quando all’ul-tima curva, in una carambola degnadel miglior flflipper, come se una gi-gantesca e invisibile palla da bowlingfosse entrata in pista, tutti e quat-tro gli avversari si scontrarono traloro cadendo miseramente comebirilli. Steven era cosìì in ritardo chescampòò alla caduta generale e tagliòòil traguardo per primo a braccia al-zate, diventando medaglia d’oro alleOlimpiadi!!!Quando racconto questa storiaai ragazzi delle scuole ci facciamograsse risate pensando alla fortunache ha avuto Steven. Peròò poi, riflflet-tendoci, ragioniamo su quanto nonsi sia arreso nemmeno davanti allesfortune, ai dolori, alle frustrazioni eagli insuccessi che la vita gli ha fattoprovare. Lui ha tenuto duro e ora inAustralia e nel mondo èè rispettato eammirato per la sua tenacia e forzamorale.I miei ragazzi sono consapevoliche spesso alle prime diffificoltàà ab-bandonano i propri desideri. La sto-ria di Steven Bradbury, invece, èè perloro (ma devo ammettere ancheper me) un esempio e un insegna-mento fantastico sull’arte di comerealizzare i propri sogni. jIl Soccorso Perpetuodi Maria 27