SM01_2019.pdf
							
                                PRESEPI NEL CHIOSTRO u w     xPPRESEPI NEL CHIOSTRO - NATALE 2018ossono il legno, la pietra, il metallo, la materia Una grande corte veneta (4x4 metri) ci riporta agliin genere, esprimere emozioni, suscitare sen- inizi del secolo scorso in quel mondo contadino dovetimenti, evocare ricordi? Certo che sìì, quando sono le nostre radici (foto 5). Nella stalla sotto all’uomo nel modellare la sostanza sterile non grande fifienile ha trovato posto la nativitàà.Attorno alsi limita ad usare gli strumenti di lavoro, ma attinge ai “salese”, essiccatoio naturale e in tempi lontani dallasuoi sentimenti, ai suoi affetti, al suo cuore. L’artistariesce cosìì a “far parlare le sue opere”. Chi ha visitatola trascorsa rassegna di Presepi nel Chiostro, pressoi padri Redentoristi di Bussolengo ha avuto modo diconfermare la validitàà di questo concetto. Piùù di 200 lenativitàà esposte anche quest’anno a rappresentare inmodi e in contesti diversi il grande mistero del Natalee il messaggio cristiano a esso legato. Ogni realizzazio-ne ha richiesto tanto impegno, giorni, mesi e talvolta,anni di lavoro; ognuna testimonia la creativitàà e l’abi-litàà del suo autore e in molti casi anche sentimenti evalori profondi.Il Soccorso Perpetuo14 di Mariamietitura, luogo di gioco “dei buteleti”, c’èè il porticocon il torchio, la cantina con i salami, il ricovero degliattrezzi, quello degli animali, il cascinale. Mentre uncontadino riconduce gli animali nella stalla, una donnadàà il becchime alle sue oche. Una fifinestra aperta invitaa sbirciare: c’èè una tavola con le sedie di paglia e lapolenta pronta per essere tagliata. La memoria ci ri-porta alla nostra infanzia, riaffifiorano i ricordi, sembradi sentire il crepitio del fuoco nel camino, lo schia-mazzare degli animali in cortile, il gorgoglio della fon-tana, il profumo del companatico ormai pronto nellapentola sulla stufa di ghisa, l’odore delle pannocchie  v