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                                 VIVERE AMARE CAPIRSI  eAbbi cura di mela responsabilitàà dell’amoreEsiste una responsabilitàà nell’amore o l’amoregiustitififica tutttto, anche la sofffferenza che procuriamoquando non amiamo abbastanza, o smettittittiamo diamare chi ci ama ancora?di Rossana Aversanodi uno sterile “dovere” imposto dall’esterno, ma èè ildono gratuito di una risposta al bisogno di amore e disperanza di un altro essere umano, che puòò essere ilconiuge, un fifiglio, un fratello, un amico, un povero oun disadattttato.La respons-abilitàà, infattittitti, èè l’abilitàà a risponderedella persona ricca d’amore che, amando prima sestessa, cerca di dare il meglio di séé mentre si fa cari-co del ben-essere come ben-esistere proprio e deglialtri.Questa èè la responsabilitàà dell’amore a cui tuttittittisiamo chiamatiti e che si oppone all’attttuale “culturadel provvisorio”, che invece scoraggia la volontàà diassumerci la responsabilitàà di noi stessi e dell’altro econ essa la capacitàà e la volontàà di amarci e di amareveramente.Una responsabilitàà che dovremmo riscoprire, ac-cogliendo l’invito implicito “abbi cura di me” che cia-scuno di noi dovrebbe rivolgere prima a se stesso, perpoterlo percepire anche negli altri, per farci carico dichi ha bisogno di amore: un invito che rivela il lato piùùtenero e dolce di ciascuno di noi, ma anche una fragi-litàà da accogliere sempre con rispetttto.Una forma di rispetttto che, nel vero senso dellaparola (respicere = guardare), ci chiede di guardarenoi stessi e gli altri con benevolenza e accettttazione,con abbandono e fifiducia, con stupore e scoperta, persentitirci pienamente immersi nel ciclo della vita, permettttere l’amore e per-mettttere all’amore di essere alcentro di tutttto.E mettittittiamo l’amore al centro di tutttto quando riu-sciamo ad arricchirlo, momento per momento, con lapovertàà di quei piccoli gestiti che fanno scattttare la scin-titilla divina che custodiamo nel cuore, che ci spinge adare un nuovo senso alla nostra vita, ma anche a la-sciare un segno nel cuore delle persone che incontria-mo, per essere insieme la nuova umanitàà che, controle brutttture del mondo, torna a guardarsi negli occhi. jE’ vero che nessuno èè obbligato ad amare e cheall’amore non si comanda, ma dipende dal titipo diamore: l’amore usa e getttta dice: va dove titi porta ilcuore ed evita tutttto ciòò che non titi piace piùù, senzavoltartiti indietro a osservare il dolore che lasci dietrodi te e che titi fa indignare se sentiti parlare di respon-sabilitàà.Ma noi siamo sempre responsabili di ciòò che fac-ciamo in tutttte le relazioni, familiari, d’amore o di ami-cizia, e la nostra responsabilitàà non si limita al rispettttoIl Soccorso Perpetuo16 di MariaFoto di Takmeomeo