2018_05.pdf
							
                                 SALUTE E BENESSERE   SMEDITIAMOCI SU.........i parla e legge molto di meditazione, di mindful- to (al contrario del sistema simpatico, tipico dell’attacco,ness, una tecnica di “gestione dello stress” al cen- della fuga, dell’attivazione corporea). Basi scientififiche at-tro di continui articoli e approfondimenti. Sono testano come questo esercizio, praticato regolarmente,comprovati i benefifici che apporta a livello di se possibile quotidianamente, porti davvero ad una mag-connessioni tra i neuroni e le ultime ricerche rilevano gior salute. Come sempre nell’ambito dello star bene,che praticarla per anni fa sìì che il cervello assuma unastruttura piùù complessa, permettendo un’elaborazionedelle informazioni piùù rapida ed effificace. Tutto questoporterebbe ad una piùù stretta interazione tra le funzio-ni di vari organi come cuore, polmoni, intestino, fifino acoinvolgere la sfera psico-emotiva. Per tradurre in ter-mini piùù semplici, apporterebbe benessere a tutto l’or-ganismo.Sappiamo per certo quanto siano intimamente connessitra loro i vari sistemi che compongono il nostro orga-nismo. Se èè vero, come attestano numerosi studi neuro-scientififici, che questa pratica favorisce un maggior gradodi calma mentale, èè facilmente deducibile come questo sitrasmetta inevitabilmente a tutti gli altri settori del no-stro corpo: in sintesi, meditazione uguale maggior “starbene”. Recenti ricerche hanno confermato come la me-ditazione quotidiana migliori i parametri ematici legatiad alcune patologie infifiammatorie! Ora ci si puòò chiede-re, magari con un pizzico di scetticismo o di timore (nonho tempo, non posso seguire corsi.........), in cosa consistaesattamente, come praticarla. E’ molto piùù semplice diquanto ci si puòò immaginare: nulla di “trascendentale”o di troppo complicato, si tratta di dedicare dieci/quin-dici minuti al giorno a se stessi. Come? Parola d’ordine,relax. Ovvero: chiudiamo il telefonino, stanza “isolata”,scegliamo una posizione comoda, lasciamo andare liberii pensieri e concentriamoci sul ritmo del respiro.Andando per step......... mettiamoci comodi (gli esperticonsigliano la posizione yoga del Loto, ma va benissimoanche seduti o semi sdraiati, importante èè che la schienasia dritta), lasciamo che i pensieri siano liberi di flfluire edi “passare”, non tratteniamoli, e ascoltiamo il nostro re-spiro. Dovrebbe essere una respirazione regolare, lentae addominale. L’addome, per azione del diaframma, nonil torace, guida il respiro. E lo sapevate? Il respiro stimolail nervo vago, il piùù potente nervo del sistema nervosoparasimpatico che èè quello che crea calma e rilassamen-a fare la differenza èè il “poco ma spesso”, sono i piccolipassi a portare ad un benessere concreto e duraturo.Brevi momenti da ritagliarsi tutti i giorni, tra un impegnoe l’altro, meglio la sera per favorire il rilassamento econciliare il riposo (ma va bene qualsiasi altro momentodella giornata). Come abbiamo visto, non èè strettamentenecessario seguire un corso di Yoga, di Tai chi, o di altretecniche basate sulla meditazione. ÈÈ suffificiente praticar-la da soli, regalandosi un tempo e uno spazio di tranquil-litàà, ogni singolo giorno. Un giorno dopo l’altro, comeun allenamento che piano piano porteràà i suoi benefifici.Pratichiamola senza troppe aspettative, senza fretta divedere risultati, senza forzare. Liberi di dedicarci a que-sta pratica mentale come meglio riteniamo e soprat-tutto sentiamo, con un approccio del tutto personale.Concentrandoci sul “qui e ora” del nostro respiro, dellenostre sensazioni corporee. Non sull’obiettivo fifinale,ma sul processo stesso.Proviamoci, dai! ja cura delDott. Ezio CostaIl Soccorso Perpetuodi Maria 25