POESIE MARIANE MONICA CORNALIFPoetessa viventedi PadreGilberto Silvestri cssrcio dal libro piùù recente: Le mie lotte con l’Angelo.Titolo che nell’introduzione la stessa autrice spiegacosìì: “Sono per la gran parte pensieri al futuro, chenascono dalla lotta interiore che sempre, chi èè in-camminato sulla vita spirituale, si trova a dover af-frontare: ......... lotta contro le tentazioni, per superare ilguado, per crescere in fede, speranza, amore......... ÈÈ ilfuturo di Dio che attrae e trascina tutta la realtàà nelladimensione dell’attesa......... Da psicologa cristiana ri-tengo che il Paradiso della fede ci educhi. Assume inostri sogni e li libera. Dàà un nome nuovo ai nostridesideri. Purififica da illusioni, smaschera i paradisiartifificiali. Ci porta, passo dopo passo, verso la Veri-tàà tutta intera” (pp. 11-12).Il ricorrente pensiero del Paradiso crea un’incre-dibile somiglianza della Cornali con sant’Alfonsode Liguori, che in cinque sue opere ascetiche parlaespressamente del Paradiso, realtàà ultima evocata intutte le preghiere (“affetti e preghiere”) che conclu-dono le sue meditazioni.Come santa Monica, la Cornali ha dato al fifiglioil nome di Agostino, perchéé condivide con il gran-de Santo il bisogno di cercare Dio sempre, anchequando in certo qual modo lo si èè trovato (pp. 25,34, 104). Ricerca e desiderio di Dio, che diventanomistica dolcezza per chi sa “appoggiare il cuore –sulla speranza del Paradiso” (29); quando “mentr’iovivo nella grigia Babele - mi raggiunge un profumodi nuovo, - un’impalpabile gioia”: quella del “miodolcissimo Conosciuto Sconosciuto” che mi ama(p. 34); èè una gioia che mi fa parlare di Lui “comese Lo conoscessi”, come se io fossi stata sedotta daLui (p. 50).Monica Cornali racconta una fede autentica,capace di “plasmare pensieri, sentimenti, emo-zioni”, per cui “leggi tutto quel che vivi – allaluce della fede” (p. 45). Per questo ha subììto ilfascino di alcune donne del nostro tempo (E. Hil-lesum, M. Delbrel, S. Weil, E. Stein, H. Arendt),perchéé sono state donne “a caccia di Dio........., ap-inora ho cercato testi mariani tra le poesie di autorinoti dell’epoca moderna, sia italiani che stranieri.Stavolta peròò non mi sono rivolto a scrittori delpassato, ma ho cercato di pescare qualche poesiamariana tra gli autori viventi. Mi èè andata bene: dopo tan-ta insistenza, fifinalmente ho trovato due perle preziose inuna poetessa vivente, che abita nel Veneto, vicino al nostroSantuario (perchéé il piùù delle volte cerchiamo lontano qual-cosa o qualcuno che sta vicino a noi?).Si chiama Monica Cornali. Ha solo 50 anni ed esercitala professione di psicologa clinica. L’ho conosciuta diecigiorni fa acquistando due suoi libri di poesie, intitolati: Icanti dell’attesa, pubblicato nel 2015 e Le mie lotte conl’Angelo, del 2017. Li ho letti con calma e con gusto,dall’inizio alla fifine. Si tratta di testi poetici ben diversidai soliti. Sono infatti poesie oranti, o elevazioni spiritualiin forma di preghiera, che nascono dalla fede profonda esincera dell’autrice. Non c’èè in lei nessuna ostentazione delsuo “credo” religioso, ma neppure il nascondimento di esso,o il cosiddetto “rispetto umano”, tipico di molti cristiani,anche di oggi. Perchéé vergognarsi della propria identitàà, dicose vere e belle, che ci fanno star bene e migliorano laqualitàà della vita?Vediamo ora da vicino la poetica della Cornali. Comin-Il Soccorso Perpetuo4 di Maria