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                                fronte, di Poesie, Ed. Garzanti 20083, pp. 912. Sono seiquartine a rime incrociate, senza titolo. Eccole, seguiteda un commento.1. Non voglio amare altro che mia madre Maria.Tutti gli altri amori sono comandati.In tutta la loro necessitàà, mia madre soltantopotràà suscitarli nel cuore di chi l’ha amata.2. ÈÈ per Lei che devo amare i miei nemici,èè per Lei che ho fatto voto di questo sacrifificio;e la dolcezza di cuore e lo zelo nel servizio,a me che la pregavo li ha concessi.3. E poichéé ero debole e ancora malvagio,mani vili, occhi abbacinati dalle strade,Lei mi abbassòò lo sguardo e mi unìì le mani,e m’insegnòò le parole con le quali si adora.4. ÈÈ per Lei che ho voluto siffatti dolori,èè per Lei che ho il cuore nelle Cinque Piaghe,e tutti i miei buoni sforzi verso le croci e i cilici,poichéé io l’invocavo Lei me ne cinse i fifianchi.5.Voglio pensare solo a mia madre Maria,sede della Saggezza e fonte dei perdoni,ed anche madre di Francia da cui attendiamoincrollabilmente l’onore della patria.6. Maria Immacolata, amore essenziale,logica della fede cordiale e vivace,amandovi che cosa di buono non farei,del solo amore amandovi, Porta del cielo?1. La poesia si apre con il verbo “voglio”, che ritornanelle strofe quarta e quinta. L’amore èè piùù di un senti-mento. Non c’èè amore senza il cuore; tuttavia l’amore,quello vero, ha bisogno della volontàà. Si dice infatti:“Tivoglio bene”. Se il cuore non èè sostenuto dalla volontàà,non saràà mai capace di un amore forte, duraturo, ge-neroso, disinteressato.2. Perchéé, riferendosi a Maria, l’autore usa tre voltel’espressione “non altro, soltanto, solo”? Perchéé Mariaèè Madre, e soltanto una Madre èè capace di suscitare inchi l’ama la forza di amare; di amare tutti: dagli amori“necessari” (dei genitori, fifigli, fratelli) all’amore per inemici. Perchéé soltanto a Maria egli ha chiesto e daLei ha ricevuto “la dolcezza di cuore e lo zelo nel ser-vizio”.3. Quando “ero debole e ancora malvagio”, quandoavevo mani impure e occhi abbagliati dalle attrattivemondane, Maria mi ha aiutato a guardare dentro di me(“mi abbassòò lo sguardo”) e mi ha insegnato a pregare.4. ÈÈ grazie a Lei che ho scelto di seguire Gesùù Crocififis-so (“ho il cuore nelle Cinque Piaghe”) e, invocandola,trovo la forza di affrontare tanti dolori e sacrififici.5. Mia Madre Maria èè “sede della Saggezza”, ossia dellaSapienza che viene da Dio, che aiuta a distinguere larealtàà dall’illusione e a discernere la volontàà di Dio nel-le svariate circostanze della vita. Maria èè anche “fontedei perdoni” in quanto, essendo Madre di misericordia(come la invochiamo nella “Salve Regina”), con la suaintercessione, ci ottiene da Dio il perdono dei nostrierrori.6. Verlaine conclude la poesia rivolgendosi diretta-mente a Maria, dandole del “Voi”, come si usava fifino aqualche decennio fa. L’ultima strofa èè lo sbocco incon-tenibile del suo amore per la madre Maria “Immaco-lata, amore essenziale”, che lo rende capace di amaree pronto al bene, al pensiero che Lei èè la “Porta delcielo”.Per concludere, voglio rispondere alla domandache io stesso mi sono posto a lungo: nelle sue poesiereligiose,Verlaine èè sincero? Se diciamo “sìì”, come siconcilia la sua conversione con il ritorno alla vita di-sordinata di prima? Io credo che Verlaine sia sincero.La spiegazione del suo comportamento incoerente haa che fare con la fragilitàà umana, e la conosce soltan-to Dio. Noi non siamo in grado di conoscere l’intimodelle persone. Perciòò non dobbiamo giudicare nessu-no, tantomeno condannare.Tutti, e in modo speciale icristiani praticanti, devono assolutamente evitare l’at-teggiamento puritano di credersi migliori degli altri edi scandalizzarci delle loro azioni. Diceva santa Teresadi Lisieux:“La caritàà perfetta consiste nel sopportarei difetti degli altri e non stupirsi delle loro debolezze”(Gli scritti, Edizioni OCD 20147, n. 289, p. 329). Ricordia-mocelo piùù spesso! jIl Soccorso Perpetuodi Maria 5POESIE MARIANE