MISSIONE REDENTORISTAavvincente luna piena, i fedeli di Meano, a turno, l’han-no portata in processione, all’inizio del corteo orante,come colei che ci precede nella peregrinazione del-la fede. E infifine, durante l’ultima celebrazione, quelladi conclusione, due missionari l’hanno consegnata alparroco per essere intronizzata in una piccola cap-pella della chiesa, dopo la benedizione. Il missionariocelebrante ha esordito: «La Madonna del PerpetuoSoccorso èè nel DNA di ogni redentorista. Noi la por-tiamo dovunque. La facciamo conoscere a tutti. Ab-biamo ricevuto questo mandato da un papa e siamorimasti sempre fedeli a questo impegno. La lasciamoanche a voi.Vi lasciamo ciòò che abbiamo di piùù caro edi piùù prezioso: l’icona del Perpetuo Soccorso. Sia pervoi, la sua piccola cappella, il luogo di rifugio, il riparosicuro nei momenti di sconforto e di pericolo! Guar-dando lei ricordatevi di noi!».Tutti i fedeli sono venutia venerarla col bacio fifiliale al termine della conse-gna. La nostra rivista “Il Soccorso Perpetuo di Maria”faràà da tramite, facendo giungere a Meano notizie eriflflessioni legate al suo cul-to. L’hanno distribuita a tuttile missionarie laiche, felici diessere strumenti nelle manidi Maria.ÈÈ un piccolo segno.Come il lievito che spariscenella farina, ma rappresentala fedeltàà ad una tradizionemissionaria lunga e ormaiconsolidata. L’icona dellaRedenzione, che racchiude,nelle sue forme e nei suoicolori, il mistero pasquale,ha raggiunto un’altra co-munitààcristiana.Si èè accesa un’altra luce! Un nuovoluogo di culto si aggiunge agli innu-merevoli siti in cui Ella èè veneratae nei quali ama dispensare grazie efavori spirituali e materiali. La mis-sione si conclude, i missionari par-tono, Lei rimane a custodire il semegettato, a coltivare le tenere pianti-celle ad assicurare la riuscita di ogniprogetto e attivitàà apostolica. Il suomonito risuona all’orecchio di ognicristiano: «Fate quello che Egli vidiràà!». j Il Soccorso Perpetuo12 di Maria