La Madonna del Perpetuo Soccorso aveva spianato lastrada ai missionari.La prima missione fu predicata, dal 22 novembreall’8 dicembre del 1914, dai padri Isidoro Fiorini, PietroStirpe, uno dei piùù celebri predicatori popolari, Giaco-mo Salsa, celebre cappellano nella guerra di Eritrea edal mite Pio Pagliaroli. Le cronache ci danno un freddoresoconto di questa prima campagna missionaria: Bor-gata infetta da “Mafifia”, i frutti non sono stati abbondanti.Per impedire la missione si erano sparse delle dicerie,come ad esempio che i Padri erano confifidenti dellapolizia. La presenza di p. Fiorini fu la garanzia di riusci-ta. Con la sua dolcezza riuscìì a conquistare gli animipiùù ostili, a tal punto che nella comunione generaledegli uomini si contarono 400 persone.La seconda fu predicata dal 7 al 22 aprile del 1923.Vi ritornòò p. Stirpe. Il cronista annotava brevemente:la missione riuscìì molto bene.La terza si svolse dal 6 al 21 febbraio 1938.Vitroviamo ancora l’infaticabile p. Stirpe, con i padriGiuseppe De Caro e Attilio Ceccarelli. A loro, peralcuni giorni, si unìì anche p. Lorenzo Trani. Le anno-tazioni della cronaca sono piùù generose: la missionesi puòò dire riuscita benissimo, e (come ha detto il parro-co) meglio di quella di 15 anni or sono. Numerosissimele varie comunioni generali e splendide le tre proces-sioni: quella della Madonna [del Perpetuo Soccorso],del SS. Sacramento e della Croce. [.........] Vi fu la consacra-zione della Borgata al Cuore Eucaristico di Gesùù, lettadal segretario politico locale. Le comunioni dispensatein tutto il tempo della missione furono circa 6.000.Non mancòò in ogni missione la processione e lapredica della Madonna del Perpetuo Soccorso, allaquale, per iniziativa di p. Luigi Nobili, era dedicataun’intera giornata. Alla presenza dei missionari dun-que risale la devozione alla Madre del Perpetuo Soc-corso di don Pino. E’ probabile che quando giunse nel-la diffificile realtàà parrocchiale trovòò l’icona e la scelsecome scudo e protezione nella diffificile missione chelo attendeva.La ricorrenza di raffifigurazioni in suo possessodenota un personale legame affettivo e devozionalecon l’icona, chiamata “Madonna della Passione”, quasia profetizzare il suo tragico martirio. La presenza diMaria fu garanzia di difesa e di sostegno spirituale. Egliintrattenne buoni rapporti con i redentoristi di Udi-tore, presso i quali si recava per la confessione e ladirezione spirituale.Anche nella chiesa del SS. Ecce Homo trovòò l’icona:forse anche lìì, avràà sostato dinanzi ad essa, in attesadel confessore? Probabile. Ogni ipotesi rimane tale.L’unica vera prova del suo legame con essa sono lequattro riproduzioni sparse per la sua casa. Egli avevascelto quel soggetto iconografifico non a caso, ma permotivi che rimangono custoditi nel sacrario della suacoscienza.LaVergine era la fonte di quel perpetuo soccorso cheil Beato Puglisi aveva sempre praticato verso tutti coloroche, sulla strada di uomo e di sacerdote, mostravano diaverne bisogno. jIn basso: murales apparso nei primi giorni di dicembre per le vie di Palermo.MIRACOLI STORICI Il Soccorso Perpetuodi Maria 13