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                                P.ALEC REID THE PEACEMAKER   Il Soccorso Perpetuo8 di MariaCUna scena decisivadi PadreMartin Mckeever cssrda di questa scena e delle paroleche aveva detto a se stesso. Erail momento in cui decise di diven-tare attivo nel processo di pace.Egli, come altri preti, era giàà coin-volto nella cura pastorale dellagente. Ma il dolore della giovanevedova lo ha aiutato a capire chein questo contesto la cura pasto-rale non era suffificiente. Ha de-ciso allora di scrivere (19 maggio1986) al leader dei politici catto-lici, John Hume, per chiedere unincontro. Cosìì comincia una lun-ghissima serie di incontri con tuttii gruppi coinvolti nel conflflitto.Molte altre persone, anche varipreti, erano presenti alla scena.Tutti sentivano il dolore della ve-dova. Ma P. Alec lo sentiva in unospirito di fede e di apertura a Diotutto particolare. Il primo attorein questa scena èè Dio stesso chesi muove nel cuore di P. Alec e glisuggerisce di agire.Questo mondo èè pieno di sof-ferenze e spesso noi assistiamocon un senso di impotenza. E’vero che come cristiani spessonon possiamo fare niente. L’im-portante èè rimanere aperti alloSpirito di Dio che vive in noi e at-traverso le circostanze concretedella nostra vita Egli puòò chiamar-ci ad un impegno concreto per ilbene di tutti.Negli articoli successivi vedre-mo altre scene della vita di que-sto redentorista straordinario.Per oggi èè importante fermarcisu questo momento specififico. Sitratta di un momento di grazia edi vocazione. ji sono modi diversi di conoscere e capire la vita di unapersona: la biografifia, l’amicizia, la convivenza, la repu-tazione ecc. Un modo adatto per conoscere e capirela vita drammatica di Padre Alec Reid, l’iniziatore delprocesso di pace nell’Irlanda del Nord, èè di selezionare scenespecififiche della sua vita e spiegare il loro signifificato. Nell’ul-timo articolo abbiamo visto la scena traumatica in cui P. Alecèè stato presente quando un giovane cattolico èè stato ucciso.Oggi lo vedremo in circostanze meno drammatiche, ma che ciaiutano a capire e apprezzare la sua persona.Siamo a Belfast intorno all’anno 1985. “The Troubles” giààdurano da quasi 20 anni. Ogni giorno il telegiornale parla dinuovi morti. P. Alec fa parte della comunitàà redentorista di Bel-fast e osserva con spavento quello che sta succedendo. Ungiorno arriva una telefonata: “Hanno assassinato un altro giova-ne cattolico, la bara èè nella sua casa vicino al convento”. Comedi solito P. Alec va subito in quella casa a pregare per il morto eper consolare la famiglia. Quando arriva c’èè molta gente: nonpuòò neanche entrare. Si mette in ginocchio e recita il rosariocon la gente. Ad un certo punto la giovane vedova si butta sul-la bara chiusa del marito. Comincia a piangere. E’ un piantostraziante e continuo. P. Alec ascolta e poi dice a se stesso“Nessuno dovrebbe soffrire cosìì. Questa violenza deve fifinire.Qualcuno deve fare qualcosa, io devo fare qualcosa”.Riflflettendo sulla sua vita nella sua vecchiaia P. Alec si ricor-