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                                ESEMPI DI FAMIGLIA BIBLICA    SNAN PAOLO E LA FAMIGLIAella lettera di San Paolo Aposto-lo a Tito e agli Efesini èè offerta unacatechesi familiare diretta alle variecategorie di persone che compongonola famiglia. Ecco un saggio pratico nel quadro del-la famiglia dell’epoca che comprende i genitori, ififigli, gli schiavi.Il desiderio di dominio si afferma in ogni rela-zione umana. Il cristianesimo cerca, nella comuni-tàà come nella famiglia, un nuovo tipo di rapporto,segnato dall’umiltàà e dalla mutua sottomissione:“Gli uomini anziani siano sobri, dignitosi, saggi,saldi nella fede, nella caritàà e nella pazienza. An-che le donne anziane abbiano un comportamentosanto: non siano maldicenti néé schiave del vino;sappiano piuttosto insegnare il bene, per formarele giovani all’amore del marito e dei fifigli, a essereprudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sotto-messe ai propri mariti, perchéé la parola di Dio nonvenga screditata” (Tt 2, 1-2).San Paolo rivolgendosi a tutti gli altri membridella famiglia si apre ai fifigli, come frutto dell’a-more reciproco, ai quali bisogna dare una giustaeducazione, corrispondente alle esigenze dellafede cristiana: “E voi, padri, non esasperate i vo-stri fifigli, ma fateli crescere nella disciplina e negliinsegnamenti del Signore” (Ef 6, 4). Con l’edu-di PadreGabriel Witaszek cssrcazione cristiana i genitori generano una seconda volta iloro fifigli.La vita cristiana dàà anche un senso nuovo ai rapportitra fifigli e genitori. In un’epoca meno attenta della nostraalle sorti dei piccoli, Paolo sottolinea giàà la responsabilitààdei genitori, senza dimenticare i doveri dei giovani. Egliesorta anche i piùù giovani ad essere prudenti: “(.........) offren-do te stesso come esempio di opere buone: integritàà nelladottrina, dignitàà, linguaggio sano e irreprensibile (.........)” (Tt2, 6-8).Anche il rapporto, non sempre facile, tra padroni eschiavi èè inserito nel quadro della famiglia, la cui leggefondamentale èè l’amore. Paolo Apostolo non giudica lastruttura sociale del suo tempo, ma preannuncia nuovirapporti tra padrone e schiavo, poichéé tutti sono egualidavanti a Dio, qualunque sia la differenza dei ruoli e deidoveri sociali. Pur rimanendo schiavi, si esalta la loro di-gnitàà di fifigli di Dio che dev’essere riconosciuta dai padro-ni, i quali hanno anch’essi un solo Signore nel cielo, chenon fa preferenze per nessuno. A questo punto èè evidenteche il problema della schiavitùù èè aperto alla sua soluzioneradicale.Paolo Apostolo esorta gli schiavi ad essere sottomes-si in tutto ai loro padroni; “(.........) li accontentino e non licontraddicano, non rubino, ma dimostrino fedeltàà assoluta(.........)” (Tt 2, 9-10); “Schiavi, obbedite ai vostri padroni ter-reni con rispetto e timore, nella semplicitàà del vostro cuo-re, come a Cristo (.........), facendo di cuore la volontàà di Dio,prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore enon gli uomini” (Ef 6, 5-7).Paolo si riferisce anche ai padroni, “(.........) comportateviallo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le mi-nacce, sapendo che il Signore, loro e vostro, èè nei cieli, ein lui che non vi èè preferenza di persone” (Ef 6, 9).Il motivo di una condotta cosìì integra, èè essenzialmen-te religioso: “(.........) per fare onore alla dottrina di Dio, no-stro salvatore” (Tt 2, 10). Questo presuppone ovviamenteche la grazia pervada tutta la famiglia, riversandosi daiconiugi su tutte le altre persone che la compongono. jIl Soccorso Perpetuodi Maria 9