TENEREZZA IN FAMIGLIA QIL CORAGGIODELLA TENEREZZAuando si concludono le vacanze pensare di avere questa caratteristica perestive, natalizie e pasquali (le piùù essere nata inebriata dal profumo del paneimpegnative dal punto di vista degli Angeli, uno dei miei dolci preferiti, chealimentare) sono solita proclamarmi mia madre aveva fatto in tempo a prepararea dieta piùù o meno consapevole che non si tratta prima che io nascessi, per rendere piùù dolce ildi un serio proposito, ma appunto solo di un“proclama” per giustifificare la mia debolezzanegli stravizi alimentari (ho peccato, ma sonopronta a redimermi!) e per esorcizzare i chili inpiùù accumulati senza ritegno (sono pochi e inpochi giorni li smaltisco!).Niente di piùù illusorio per chi come me amamangiare con gusto, data la mia fama dibuongustaia impunita e poco pentita!Buongustai si nasce? Nel mio caso forse sìì emio ingresso nella vita e nel mondo.Il pane degli Angeli mi piace ancora tantoperchéé èè un dolce soffifice e spugnoso, lacui leggera consistenza e l’abbondanzadello zucchero a velo mi fanno immaginarela leggerezza con cui gli Angeli in volodiffondono la polvere candida della loro bontàà:un pensiero celestiale e sublime destinatoa svanire in un “battito d’ali”, di fronte allaumana materialitàà dei morsi con cui riesco adaddentare la delicata delizia!Non èè solo il dolce a ricordarmi la presenzadegli Angeli nella mia vita, ma anche le miefossette sulle guance che, quando ero piccola,oltre a distinguermi dalla mia gemella, mivenivano indicate come il segno lasciatodai baci degli Angeli tanto da far sperareai miei genitori che..... per esserebaciata dagli Angeli, dovevo avereanche io qualcosa di angelico!Probabilmente, era solo una flflebilesperanza che essi nutrivano persopravvivere alla disperazione acui li riduceva la mia esuberanzacreativa: ricordandomi la presenzadegli Angeli, forse invocavanoper se stessi un interventoprovvidenziale che mi rendesse piùùIl Soccorso Perpetuo10 di Mariami divertedi Rossana Aversano